domenica 20 marzo 2011

And the winner is...

Il tempo per partecipare al mio primo giveaway è scaduto. Quindi chi c'è, c'è e chi non c'è... non c'è!

Prima di comunicare il vincitore, voglio premettere che ho escluso dall'estrazione tutti gli iscritti che non possiedono un blog cui fare riferimento. Sarò maligna, ma non voglio regalare una parte di me a chi partecipa solo per vincere. 

Detto ciò, the winner is...

(mi scuso per la qualità della foto ma è fatta con il blackberry)

E dunque: CONGRATULAZIONI RORY! Ti mando subito una mail per ricevere tutti i dati per spedirti i premi, perché ti ricordo che oltre al film, troverai un'ulteriore sorpresa.

venerdì 11 marzo 2011

It's my party! (L'8 marzo, tre giorni dopo)

Poche persone - donne comprese - conoscono il vero motivo di questa ricorrenza. Come tante altre, l'8 marzo è diventata una festa commerciale: fidanzati "obbligati" a regalare miseri mazzi di mimose puzzolenti (in realtà simbolo della lotta femminista), cene esclusivamente "femminili" con sfondi di tristi spogliarelli.
Anch'io in età adolescenziale ho fatto parte di queste galline scatenate, ahimè.
Oggi invece voglio ricordare questo giorno in modo diverso. Come un giorno sì speciale, ma comune al tempo stesso. 
Perché non dovrebbe esserci una festa che ci ricordi dei nostri diritti, non dovrebbero esserci delle quote rosa che tutelino il nostro lavoro ed i nostri sforzi, non dovrebbe esserci una società maschilista che si ricordi ipocritamente di noi un giorno all'anno. Non dovrebbero però esserci nemmeno l'invidia e le sgomitate, tra noi, le Donne.



Dovrebbero esserci sempre delle amiche, che siano un mix alla 'Sex & the city': un po' mamme e un po' porche (ok, questo era Ligabue).
Dovrebbe esserci sempre una collega che la mattina ti fa trovare la brioche quando tu arrivi con i caffè.
Dovrebbero esserci sempre donne coraggiose, capaci di mettersi in gioco a 50 anni e di laurearsi a pieni voti.
Dovrebbero esserci sempre donne che regalino fiori ad altre donne.