martedì 31 agosto 2010

La mia famiglia.

Ho ricevuto la notizia peggiore che potessi immaginare. Quella che non avrei mai voluto sentire. A cui non posso ancora credere. E che ritengo ingiusta, immotivata. Ma soprattutto ingiusta, di nuovo.

Così ho deciso che voglio parlare della mia famiglia, che non è solo mamma, papà, cane e parenti. Famiglia è anche altro.

Famiglia è la Gina. La Gina che sorride sempre. La Gina che quando fa il caffè lo serve con il piattino. La Gina che ha quattro gatti e che per una mattina ne ha avuto anche un quinto; ma cinque erano davvero troppi e perciò quello l'ha dovuto regalare, anche se poi c'è stata così male che non ha mangiato per tutto il giorno. La mamma della Gina, che non ha mangiato come la figlia. La sorella della Gina, che ho conosciuto mentre vagava spensieratamente per casa in mutande; e da allora ha continuato sempre così (che tanto effettivamente ce l'abbiamo tutte uguale!).

Famiglia è Tony B, o meglio Antonio Banderas. Non che conosca quel Banderas in carne e ossa, però Tony B ci somiglia. Me l'ha detto proprio lui una sera mentre eravamo in macchina e stavamo andando a bere qualcosa sui Navigli (perciò non eravamo ancora brilli): "Vero che con i capelli ricci sembro lui?" - "Uguale!". Tony B, che mi manda dei messaggi tutti suoi: "Minchia Lolly! Ho beccato una foto sul cellulare di Halloween! Ma quanto eri figa... E io grasso!".

Famiglia è Charlie, che non è un cane tipo Marely, anche se è l'amico migliore che ho. Charlie che è l'unico che sa proprio tutto-tutto-tutto di me, come il fatto che parlo da sola (ok adesso lo sapete anche voi) o che scrivo su questo blog. Charlie che è l'unico con cui posso fare pipì, pupù e bagno mentre ci parlo al telefono. Charlie con cui ogni tanto c'ho dei bassi, ma poi pure degli alti: "Non diventeremo mai quegli amici del ciao come stai una volta ogni tanto o degli auguri di Natale e stop!" - "No che non lo diventeremo! Perché ti spacco la faccia! Anzi ti straccio le palle fino alla morte, che è peggio!" - "Intendi fisicamente? No perché potrebbero pure servirmi ogni tanto, eh!" - "Dipende tutto da te. Trasformati in quella sottospecie di amico e le perdi!" - "Ti adoro quando sei sadomaso!". Sempre Charlie che mi manda l'in bocca al lupo per gli esami alle 6.20 del mattino e che si prende cura di me: "Ci sono 9 gradi. Copriti bene che io sono in maniche corte ed uscire di casa così è stato micidiale!".

Ma famiglia è altro ancora. Non è solo presente. E' anche passato.

Famiglia è Nonna Lucy, la nonna di Rugby che però è stata e sarà per sempre anche la mia di nonna. Nonna Lucy che mi preparava con tanto amore la torta di mele e sambuca. Nonna Lucy che conserva ancora le mie fotografie di un ferragosto trascorso a casa sua. Quella casa, in cui ci facevo pure la doccia. Nonna Lucy che non mi ha mai dimenticata, perché la morosa che gli è stata presentata dopo di me, ha comunque continuato a chiamarla col mio nome. Nonna Lucy, a cui voglio stringere la mano per l'ultima volta, prima che quel brutto male se la porti via.

lunedì 30 agosto 2010

Il mio amico Tony B.

"Lolita, forse i miei vanno via domani e tornano giovedì. Nel caso vuoi venire giù un paio di giorni?"
"Nooo! Domani inizio gli esami! Caaazzo..."
"Nooo dai! Ascolta domani dopo l'esame prendi il treno. Io cucino, ti recupero in stazione, apriamo una bottiglia di vino e ceniamo sul prato in piscina!"
"Non dire così che mi fai del male...malissimo!"

MAL'ANIMADELIMORTACCI!
Ma perché? Perché???


(approfondirò!)

venerdì 27 agosto 2010

Ricogghiati.

Ok. Ieri sera credo di aver toccato il fondo, che più fondo non si può. Non sto a spiegare perché e per come, ma mi si è appiccicata addosso la bastardissima sensazione che Rugby mi stia prendendo in giro, anche se non è mai stato quel tipo di persona. Comunque per farla breve gli ho scritto la pappardella che segue e che riporto fedelmente:

Non voglio risultare pesante. Né voglio pressarti. Ma ho questa brutta sensazione addosso e non voglio provarla. Non posso permettermelo, per tanti motivi.
In cinque anni sono successe tante cose. Entrambi abbiamo fatto delle esperienze. Ma io non so se hai sofferto o se sei stato felice. E non so se col tempo ti sei indurito o se sei sempre quel ragazzo che sapeva voler bene davvero.
Io però non sono più quella 18enne stupida, che si lasciava influenzare dagli altri e a cui non andava mai bene niente. Forse sono sempre una gran rompipalle, è vero. Però sono cresciuta. Ho preso delle gran belle batoste che da una parte mi hanno aperto gli occhi sul vero valore delle parole, dei gesti e soprattutto delle persone; ma dall'altra mi hanno messo addosso tante paure e ansie.

Sabato sono stata davvero bene! Mi sembrava tutto familiare. E' stato come se questi cinque anni non fossero minimamente trascorsi.
Però ora ho paura che sia stato solo un momento. Che magari ti sei pentito. O che ti vuoi vendicare di me, perché in fondo anche se è passato tanto tempo me lo merito: ero stata proprio una stronza e tu non lo meritavi. E ti chiedo ancora scusa.

Io non so cosa stai cercando. Ma soprattutto che intenzioni hai nei miei confronti. Io voglio accanto solo una persona che mi voglia davvero bene e con cui costruire qualcosa di serio e duraturo. Altrimenti preferisco stare sola, perché non ne posso più delle prese in giro e delle cose fatte così tanto per.
Perciò per favore, ti chiedo nel bene o nel male di essere sincero e se ti va di ricominciare tutto, ma proprio tutto da capo.

Ora vado a dormire.
Mannaggia a me.
Notte :)

Datemi pure dei bei cazzottoni, perché in quanto ad astuzie d'amore sono proprio una frana. Non è però vero che la sincerità paga sempre? Questo avergli parlato così a cuore aperto servirà certamente: o non ci saranno più intoppi e vivremo felici e contenti, o riceverò una grande sberla sul muso che mi farà tornare in me. Perché questa non sono io. O meglio, non sono io interamente. E' la parte peggiore. Quella che esce quando mi perdo, quando mi manca il terreno sotto i piedi, specialmente quando si tratta di sentimenti.
Mia madre dice che se per alcune cose potrebbe cascare anche il mondo e io non farei una piega, per altre sono davvero un'insicura cronica, e dice che probabilmente è colpa sua. Ha paura che l'avermi ripetuto per anni "sei una scema" "sei una cretina" quando si arrabbiava, sia diventato inconsciamente anche un mio modo di pensare e che mi faccia agire così, terrorizzata e per niente razionale.

Comunque sono stata punita. Perché alle 3.20 di questa notte è venuta a farmi visita l'ennesima colica renale; la QUINTA per la precisione. E' stato però un travaglio da record. Alle 4.45 ho partorito il sassolino. Potrebbero farci un film sui miei calcoli!

giovedì 26 agosto 2010

Io, l'Unicazz e la Gina.

Brevissimo aggiornamento su Rugby: l'unica certezza che ho, è che non so quando ci vedremo. La certezza di questa incertezza deriva dal fatto che sta facendo della fisioterapia, perché giocando a rugby - appunto - si è spaccato un dito. Da solo.

Ehhh, gli uomini. Se non ci fossero NON bisognerebbe inventarli!

Comunque perché parlare sempre di loro? Ci sono tante altre belle cose al mondo, tipo la soppressata, le bollicine dello spumante, o anche i piccioni che hanno fatto il nido sul tetto di casa mia e che sono perennemente in amore (possibile che i piccioni trombino così tanto? Ma soprattutto perché trombano più di me?). Dicevo... sì, tante cose belle come anche le amiche. E a tal proposito non posso non parlare della Gina.
Io e la Gina ci siamo conosciute un anno fa durante un esame scritto di francese. Eravamo sedute accanto e dagli sguardi reciproci che ci lanciavamo, ("Dai che la frase due tu la sai per forza! Me lo sento!" "Chissà se almeno lei la due la saprà!") avevamo capito che due menti sono sempre meglio di una. A volte. Con noi non ha funzionato. Però come si dice, mal comune mezzo gaudio. E da quella bocciatura... ne sono seguite tante altre, ma è anche nata una bella amicizia.

Luglio 2010 - pieno periodo esami.

"Dai Gina mi raccomando, non riduciamoci all'ultimo come sempre!"
"Davvero questa volta ci mettiamo e studiamo con calma...
Umpf...
Sippperò fa un caldo della madoooonna!!! Perché non andiamo a studiare in montagna da me? In mezzo al bosco e col fresco è impossibile non concentrarsi!"
"Ohhh che bella idea Gina! Si, si, si partiamo subito!"
...
"Gina, MaCheCaldoFaInMontagna?"
"Mistosciooogliendo! No però adesso basta, studiamuuuuh guarda il gattino! Hai fame bel gattino?"
"Dai andiamo a comprare la pappa al gattino!"
...
"Cazzo Ginaaaa tra tre giorni abbiamo l'esame!"
"Meeeerda! PANICO PANICO!"
"Ok allora, io riassumo questo, tu quello, questo lo saltiamo, pure questo..."

Settembre 2010 - ultimi cinque esami. Poi, se Dio vuole, c'è la laurea.

"Gina questa volta dobbiamo essere super serie! Facciamo un bel programma giornaliero!"
"E niente distrazioni!"
"Sì brava! Niente distrazioni... Ah ma te l'ho detto che blablabla!"
"Ah davveeero? Noi invece blablablabla. Lo vuoi un caffè?"
"Sì dai facciamo merenda!"
...
"Gina ma che ore sono?"
"OHCAZZOSONOLESETTE!"
"ODDDIOOO com'è tardi! Corro a casa. Dai domani studiamo!"

Ora scappo, che la Gina mi aspetta!

martedì 24 agosto 2010

Stasera è la sera!

Sta mattina, mi sono svegliata proprio di buon umore. Sono uscita in giardino con la mia bella camicia da notte verde acido a pois bianchi, con un sorriso smagliante e con la voglia di salutare chiunque, come il caro Truman:




"Buongiorno!... Ah e nel caso in cui non dovessi vedervi, buon pomeriggio, buona sera e buona notte!"







Peccato che i miei vicini siano tutti in vacanza. Dettagli!

Sì, stasera finalmente ci rivediamo. Non so dove mi porterà e poco mi interessa perché ho solo una gran voglia di limonarmelo tutto!

Mia madre, per quanto sia contenta di rivederlo e per quanto gli sia ancora affezionata, ha cacciato lo stesso la sua battutina:
"Ma, a parte per i mobili che devo commissionargli, come mai vi vedete?"
"Così... usciamo!"
"Stai attenta. Per me la minestra riscaldata non è mai buona! O no?"
"Se prima non l'assaggio come faccio a saperlo?"

Che poi a me le minestre riscaldate piacciono tantissimo!


Aggiornamento del 24/08/'10 delle ore 20.31
"Ho avuto un problema a casa, quindi non posso venire. Più tardi ti chiamo e ti spiego. Scusa"
"Aspetto la tua chiamata. Ciao.", che tradotto significa: se non mi chiami sei morto!
Aggiornamento del 24/08/'10 delle ore 20.55
La sua macchina serviva ai suoi (con tre che ne hanno). Proprio come 5 anni fa! Eccoli tutti i brutti ricordi. Qui dritti nello stomaco, di botto.
Mia madre ha sempre ragione. SEMPRE!

sabato 21 agosto 2010

Non c'è due senza tre?*

Ve lo ricordate il Rugbista?
Ecco.
Erano un po' di mesi che ci rincorrevamo su Facebook con il solito "dobbiamo rivederci!", pensando che fossero tutte menzogne e che in realtà non sarebbe mai successo. E invece, è successo. Eccheèsuccesso?
Brevemente: 5 anni fa quando stavamo insieme, i suoi genitori gli avevano comprato una casetta che all'epoca era ancora in costruzione. Passandoci davanti sognavamo spesso il nostro (LONTANO) futuro insieme, come fanno un po' tutti i 18enni innamorati (e scemi). Nel frattempo la casa è stata corredata di fondamenta, mattoni, tubature e tutto il necessario dentro e fuori. E oggi mi ha portata a vederla.
Tralasciando (anche se non dovrei tralasciare!) che appena entrata mi sono sentita a casa mia e ho pensato "già, la amo"... chiacchiera di qui, chiacchiera di lì... alla fine ci siamo baciati.
MIIIIIIIIIIIZZE!
Ho pensato "emmò? EMMMO'?".
Emmò?
E non lo so. Sono in uno stato di stordimento e beatitudine al tempo stesso. Sono stata assalita violentemente dai ricordi, ma non so perché mi sono venuti in mente solo quelli belli. Niente mamme soffocanti (nemmeno quando ha detto "Eh le tende le ha scelte mia madre" - fa niente, sono belle lo stesso perché poi ha detto "Le piastrelle le ho scelte io!"), niente noia, niente litigi, niente di niente.
Mi sono sentita a casa mia in tutti i sensi, come se quei baci così familiari non fossero stati toccati minimamente da tutti questi anni.

Ma mi sono rincretinita?
Soprattutto quando alla sua domanda "Allora quando vieni a vivere qui?", ho risposto "Sono già a casa!" (e l'ho pensato per davvero!).






* Postilla al titolo: il due si spiega col fatto che - a dirla tutta - prima di stare insieme seriamente 5 anni fa, di innamorarci, di regalargli la mia verginità, ecc. ecc., eravamo già stati insieme quando avevamo 16 anni.
Si replicherà pure per la terza? Si accettano scommesse.



Aggiornamento del 22/08/'10 ore 11.09
Sta notte mi è preso il panico della serie "che cos'ho combinato".
Poi ho ripensato a una frase che ha detto: "Sei la prima che porto qui... sei sempre la prima in tutto!" e mi sono sciolta.
Ora però non ci siamo ancora sentiti e io non ho intenzione di scrivergli. Me la tiro, vabbene? (o va male?)

Aggiornamento del 23/08/'10 ore 8.20
Per la serie "VERGOGNATI!", ieri sono stata fedele alle mie promesse soltanto per 20 minuti. Poi gli ho mandato un sms, pentendomene subito e subendo un cazziatone da mio cugino "Devi sfuggirgli!". La risposta si è fatta attendere per tre ore, arrivando dallo scivolo di una piscina (e io in casa a soffrire il caldo in compagnia del ciclo!). Allora mi sono imposta di attuare davvero la strategia del "non mi faccio sentire", perché chi fugge vince.
...E vittoria fu! Ieri sera mi ha mandato lui un sms, tanto tanto carino.
[E io sono proprio tanto tanto cretina, lo so!]

venerdì 20 agosto 2010

Tre cose.

1.
Mi fanno male le tette. Ma sono grosse. Quindi grazie ovulazione.
2.
A Milano c'è il cielo grigio. Ma io sto pezzando ugualmente come un porceddu. Niente grazie cara ovulazione.
3.
Credo di essermi beccata due verruche al mare. Ma non ho voglia di andare dal dottore. Perché non voglio abbandonare le mie nuove comodissime ciabatte.

lunedì 16 agosto 2010

Summer is a state of mind!

Summer is a state of mind... e giusto quello, perché per il resto è stata l'estate della bagina (con la b, mi raccomando!). Età media: 80/90. Giiiiovani: tanti 3enni paciocconi. Figoni: inesistenti, tranne qualche miraggio sopravvissuto a st'abbruttimento globale (ma non è che l'effetto serra modifica geneticamente pure gli uomini?). Pochi ma buoni, direte. Eccerto! Ma le fidanzate dove le mettiamo, eh? Sembra che quest'anno abbiano deciso tutti di mettere la testa a posto. Eccheccazzo, proprio ora che sono tornata single! Questa si chiama ingiustizia!
Ah ma io ce lo dovevo sapere, ce lo. L'avevo detto che la mia estate era influenzata dai mondiali. 4 anni fa era stata magica. Quest'anno, smerdazzata al primo colpo. Essì perché di limoni solo tanti sogni (e pure disturbati); e per quanto riguarda le serate e l'alcol non ne parliamo, a parte un bicchiere di sangria ieri sera giusto per la cena di ferragosto, che però mi ha fatta diventare una vampata unica, il che non è stato neanche male visto il freddo! Insomma niente inchupamenti, mare quasi sempre mosso o sporco o zeppo di meduse, e poi tanta pioggia, vento e freddo. Estate? Iuuuu? Vabbene lo state of mind, però che minchia...

Comunque non tutto il tempo è stato perduto. Anzi devo essere sincera: la lamentosa che c'è stata in me in queste tre settimane, sta mattina, lasciandosi dietro di sé il mare, si è pentita ed è stata anche colta da un po' di magone e pure qualche lacrimuccia. C'ho il cuore tenero!
Alla fine non è stato tutto così negativo: ho conosciuto tanti miei futuri vicini di casa marittimi, che sembrano tanto carini e allegri; ho spettegolato così tanto con i miei zii, da non aver dovuto comprare neanche una novella 2000; ho fatto tanti cruciverba per allenare la mente, anche se non ne ho mai finito uno; ho comprato libri a caso, ma proprio a caso, che però pare siano benedetti dalla botta di culo perché mi stanno piacendo (vedi: "Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo" di G. Cappelli) e ho conosciuto meglio mio cugino 33enne...32 sennò s'incazza! Ho capito che abbiamo la pirlaggine di famiglia, che siamo dei minchioni proprio nel dna, bravi bravi a chiacchierare e poi fessi a farci inculare. E ciò mi rallegra però, perché l'ho visto contento e mi ha ricordato tante belle cose e abbiamo trovato una complicità pazzesca, che mi ha fatta arrossire: "Ho una cugina fantastica! Non cambiare mai!"... Ma te ne accorgi solo mò? Ma vai caca! (cit. dal medesimo).

Insomma alla fine è stata sì un'estate di transizione come avevo immaginato. E va bene così.


Il viaggio inizia bene. Papà e i misteri della macchina:
"Papà hai il portaoggetti aperto."
"Lo so, ci ho messo la bottiglia d'acqua così si raffredda!"
"Si raffredda? Ecchè un frigo?"
"Eccerto! Non vedi che c'è scritto cool box?"
"Ahhhh bé!"

La 'nnimmistica:
"Cibo che cade dal cielo...cacca!"
e 2:
"Che figlia 'gnorante! Tanto va la gatta al LARDO, non largo!"
"Ma no largo!"
"No! Lardo... se no dove ce lo lascia lo zampino?"
"A largo! Non sa nuotare! Per questo ci lascia lo zampino e tutto il resto!"
e 3:
"Ama' come fa l'orso?"
"ROOOAR!"

La zia che va in campeggio al mare, ma poi il mare non lo vede manco col binocolo. Un giorno però decide di uscire dal suo camper:
"Bestia zia hai fatto 3 chilometri tra andata e ritorno!"
"Oiiiiimmmena! Domani piove." (appunto...)

Una pittrice di sto cacchio:
"Complimenti per i quadri signora, sono bellissimi!"
"Grazie. Quale preferisci?"
"Questo qui con il bambino, mi ricorda un po' il piccolo principe."
"Ecco! E ci risiamo con sta storia del piccolo principe! Ma dove lo vedete tutti, eh? Che ti lascia sto piccolo principe? Mai nessuno che capisce il significato del sogno, dell'abbattimento dei paletti che ci impone la società e il bambino che è l'unico in grado di vivere la vita in libertà totale. Il piccolo principe non esiste!"
"Minchia signò...mavaffattnazuppdecugghiuni!"