giovedì 30 settembre 2010

Tu vuo' fa la laureata!

Oggi, dopo cinque lunghissimi anni di vita, ho finito gli esami.
Cosa?? Ho finito gli esami?? Ma che davero??
Non me ne sto rendendo conto. Forse perché ho corpo e cervello impastati di sonno. Le uniche cose che ho fatto uscendo dall’università sono stati un sospiro, un sorriso e il gesto dell’ombrello: “Tièèèè Unicazz! Tiè!
Perciò…

… Coming soon:
E LTfgg si laurea!
Prossimamente in tutti i chiostri dell’Unicazz!

lunedì 20 settembre 2010

Bestia come fiocca (2)!


Con grande gggiuoia ricevo (e ricambio) un altro fantastico premio. Questa volta si tratta dell’ Happy 101 Award, che è praticamente un modo per conoscere meglio gli amici bloggherecci (e anche per farsi volentieri un po’ i fatti loro!).

1) Si tratta infatti di elencare in ordine casuale 10 cose che ci piacciono.
Dunque le mie sono:
1. Il mio meraviglioso cane quando è pulito, tosato e assomiglia a l’orso Knut da piccolo, quando non fa le puzze loffie loffie sotto il mio naso e quando non mi sveglia la notte con il suo dolce russare. Vabbè, la amo anche così.
2. Il mare. Qualsiasi esso sia: Ligure (tanti cuoricini al Mar Ligure!), Sardo, Italiano, straniero, oceanico. Anche quello di Rimini! Sì, con i cespi d’insalata che ti s’appiccicano alle caviglie peggio delle meduse. Però ci si risparmia di andare a comprare la verdura, eh. “Ragazziiii, stasera insalata per tutti!”.
3. La mia unica nonna che il giorno prima di ogni mio esame dice una preghierina e poi aspetta che io la chiami dandole la bella notizia “Nonna hai fatto il miracolo!”. È anche una nonna che quando dico “Che bella collana!”, la volta la volta successiva me la fa trovare in una scatolina dicendo “Te la regalo!” aggiungendo “Meglio che te la do ora, ché se no quando muoio devi fare a cazzotti!”. È anche la classica nonna del: “Ahhh vi avviso eh: quest’anno muoio!” e intanto ci sotterra tutti: 91 anni e festeggiarli pure (al ristorante ovviamente)!
4. Le nonne degli altri. Nonna Luci. Ma anche la nonna di Navigo a Vista, che dai suoi racconti pare proprio una ganza.
5. Dormire con la persona che si ama. Nel caso in cui se ne fosse sprovvisti, si passa alla fantasia; quindi diventa: dormire immaginando di avere una persona a caso (che però si ama!) accanto. Magari la si può temporaneamente sostituire con un peluche. E magari ci si può svegliare la mattina con un po’ di bava sul suddetto… ché voi non sognate mai di limonare???
6. E… limonare.
7. Pattinare sul ghiaccio. Anche se lo faccio raramente. Mia zia è stata una pattinatrice professionista e l’unica cosa che mi ricordo delle figure che ha provato ad insegnarmi è il limone. Sono fissata, lo so.
8. I pigiama party via webcam. Quando si hanno gli amici lontani non c’è alternativa.
9. Gli amici che non si scordano mai di te, della persona che sei. Che ti vogliono bene sempre e comunque. Che anche se ti perdi per un po’, sono capaci di dirti: “Per me sei sempre speciale!”.
10. La musica. L’hip-hop. L’ho amato, lo amo e lo amerò per sempre!

2) E poi di regalare questo premio a 10 blog che lo meritano.
And the winner (for me) are…..in ordine alfabetico!
1. A tutto tondo intorno al mondo
2. Casa Lellella
3. Diversamente universitario
4. Eileen
5. GlamSexLoveLife
6. Navigo a vista
7. Neverland
8. Pensieri cannibali
9. Sir Edward
10. Talking about a dream

Spero che chi non è stato nominato non si offenda. Purtroppo siete troppi e i posti sono solo 10. Ho scelto i blog che vorrei conoscere meglio, MA vi amo tutti indistintamente (e non sto mettendo in atto nessun tipo di paraculaggine!).

Ora – last but not least – ringrazio chi mi ha donato questo premio, ossia Siberia! GRAZIE GRAZIE GRAZIE per tre volte, un po’ come merda merda merda che in teatro porta bene! Quindi merda per tutti! Ok, la smetto.

domenica 19 settembre 2010

Io mi alimento!


Questo post cade a fagiuolo, anzi a ossobuco coi piselli che ho appena messo sotto i denti. L’idea mi arriva dritta-dritta dal blog di Heidi, che a sua volta si è ispirata a quello di Bussola. Si tratta di dare un contributo e una mano a chi soffre di disturbi alimentari. Si può raccontare la propria storia, quella di amici, parenti, conoscenti, oppure semplicemente far sentire la propria voce.

Pur avendone avuto un’esperienza diretta tramite un’amica, non voglio raccontare nessuna storia perché si tratta di un argomento troppo delicato e privato. Però voglio dire una cosa: il cibo è vita. Non combattiamolo!

sabato 11 settembre 2010

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"Rita..."

"Che cosa c'è?... D'accordo. Prova a pensare a come vieni al mondo, alle difficoltà che devi superare per crescere: devi imparare a memoria le tabelline, dare un nome ad ogni cosa; devi imparare tutto: a non finire sotto le macchine, a pettinarti, a comunicare con gli altri. Tutto è una grande fatica. Poi cominci a lavorare; con molta probabilità fai una cosa che non ti piace e guadagni pure poco, come servire al bar. E tutto questo se sei stato fortunato; se per caso non sei nato a Calcutta oppure se non sei nato povero in questo paese. Poi un giorno ti sposi e metti al mondo dei figli. E' così! E loro dovranno passare tutto quello che hai passato tu, anzi peggio perché qualcuno proverà a vendergli la droga davanti all'uscita della scuola. E durante tutti questi anni dovrai anche pagare le tasse! Poi inizieranno a caderti i capelli e dovrai portare sei paia di occhiali che non riesci mai a trovare. Fino a che un giorno non ti riconoscerai più allo specchio. Se avrai una vita abbastanza lunga vedrai tutti gli altri morire, tutti quelli che ami e non potrai farci niente: tua moglie, tuo marito, i tuoi figli probabilmente. Così tu resterai solo. E come premio finale a tutti questi sacrifici, un giorno te ne andrai. Nessuno saprà dove sei finito."

"Rita io non voglio che tu muoia..."

"Neanche io vorrei morire ma non dipende da noi. Succederà a tutti, anche a te. Però... Esistono anche i sentimenti. Voglio dire... Che cosa splendida averti incontrato, essermi innamorata, innamorarsi..."

("Doppia anima", Norman René)

lunedì 6 settembre 2010

Rugby: la storia finitissima!

Dritta al sodo.
Io e Rugby non ci parliamo da Sabato. Io non lo cerco, lui non cerca me.
Che è successo?
Facebook a volte sa essere tanto meraviglioso quanto distruttivo. Lui si diverte a pubblicare tutta una serie di link, giochini, biscotti della fortuna, come morirai, a che età morirai, ma vivrai? e così via. E io non nego di andarli a leggere per vedere che gli frulla in quella testa, che ormai ho appurato essere bacata al 100%.
Così l'altro giorno faccio questa grande scoperta: Rugby ha stretto amicizia con Buzzicozza. No aspetta, devo avere gli occhi appannati. Non è possibile. Buzzicozza? Quella Buzzicozza???
{NB: chiamasi Buzzicozza quella stronza disumana, cattiva e manipolatrice peggio di Crudelia Demon della mia ex compagna di liceo. All'epoca detestata a morte da Rugby, perché spesso motivo di litigio fra noi.}
Iddunque... che cazzo ci fa fra i tuoi amici?
"Non ricordo ti stesse così simpatica, da diventarne addirittura amico su facebook."
"Infatti non mi sta simpatica."
"Capisco: non ti sta simpatica, quindi l'aggiungi su facebook. Non fa 'na piega."
"Sì infatti. A me interessa solo avere tanti amici su facebook!"
Whaaaaaaat???
No, ti prego in ginocchio sui ceci: dimmi che non hai detto una cosa del genere! Dimmi che stai scherzando, o che stai facendo un'indagine di mercato sui social network, o che hai bisogno di così tanta gente - anche inutile - perché vuoi fare pubblicità all'azienda di tuo padre, o piuttosto che ti vuoi bombare tutte quelle con le tette grosse, perché effettivamente le mie scarseggiano. Fai funzionare quel criceto che ti ritrovi nel cervello in qualsiasi cazzutissimo modo, ma dimmi che non sei così minchione!

E invece gnente. Solo SBADABAMMMM! Solo il rumore assordante delle mie palle che sono cadute a terra, e che continuano incessantemente a rotolare per la disperazione.


Ps - "Magari ha aggiunto a caso anche te!"; se non ci fosse Charlie.
Pps - Ora capisco perché quel famoso sabato il ciclo mi è anticipato di una settimana. Altro che Freud; una manna dal cielo! L'angelo custode che veglia su di me, mi ha impedito di commettere l'ennesima minchiata.

venerdì 3 settembre 2010

Rugby: la storia infinita.

Ieri sera l'ho rivisto, Rugby.
E' venuto qui a casa per mettersi d'accordo con i miei su alcuni mobili che gli hanno commissionato per la casa al mare. E' stato bello vederlo muoversi per queste stanze. Faceva uno strano effetto. Quando siamo saliti in camera si è guardato un po' intorno ripetendo: "Ma quello te l'ho regalato io?", "Uh il mio amico elefante!", ecc. Effettivamente di lui c'è traccia ovunque: in casa, in macchina, nel pc.
Non siamo stati insieme molto perché stamattina aveva la sveglia alle 5. Ma è stato bello che sia venuto ugualmente e per di più con la mano bloccata. Aveva anche la febbre sul labbro, come ce l'aveva la prima volta che ci siamo baciati a 16 anni e la prima volta che ci siamo ribaciati a 18. Sarò io che lo stresso?! Comunque ci siamo baciati anche questa volta. Che mi attacchi tutte le febbri di questo mondo! In più adesso ha preso l'abitudine di leccarmi ovunque. Chiariamo: non è una cosa pop-porno, ma è più come se si stesse mangiando un gelato. Prima la faccia, poi le braccia, il collo, la pancia. Non so che emozione possa dargli, ma lo lascio fare. Anzi, faccio altrettanto. Mi casa es tu casa. E il mio corpo è casa tua. E pare la pensi così anche lui: "Tutta roba mia!".

Adesso bisogna solo che il tempo svolga il suo compito.