Poche persone - donne comprese - conoscono il vero motivo di questa ricorrenza. Come tante altre, l'8 marzo è diventata una festa commerciale: fidanzati "obbligati" a regalare miseri mazzi di mimose puzzolenti (in realtà simbolo della lotta femminista), cene esclusivamente "femminili" con sfondi di tristi spogliarelli.
Anch'io in età adolescenziale ho fatto parte di queste galline scatenate, ahimè.
Oggi invece voglio ricordare questo giorno in modo diverso. Come un giorno sì speciale, ma comune al tempo stesso.
Perché non dovrebbe esserci una festa che ci ricordi dei nostri diritti, non dovrebbero esserci delle quote rosa che tutelino il nostro lavoro ed i nostri sforzi, non dovrebbe esserci una società maschilista che si ricordi ipocritamente di noi un giorno all'anno. Non dovrebbero però esserci nemmeno l'invidia e le sgomitate, tra noi, le Donne.
Perché non dovrebbe esserci una festa che ci ricordi dei nostri diritti, non dovrebbero esserci delle quote rosa che tutelino il nostro lavoro ed i nostri sforzi, non dovrebbe esserci una società maschilista che si ricordi ipocritamente di noi un giorno all'anno. Non dovrebbero però esserci nemmeno l'invidia e le sgomitate, tra noi, le Donne.
Dovrebbero esserci sempre delle amiche, che siano un mix alla 'Sex & the city': un po' mamme e un po' porche (ok, questo era Ligabue).
Dovrebbe esserci sempre una collega che la mattina ti fa trovare la brioche quando tu arrivi con i caffè.
Dovrebbero esserci sempre donne coraggiose, capaci di mettersi in gioco a 50 anni e di laurearsi a pieni voti.
Dovrebbero esserci sempre donne che regalino fiori ad altre donne.
15 commenti:
eheh grande Liga..non per niente "Le donne lo sanno" :)
So la storia della ricorrenza..io alla fine sono uscita, ma non perché era l'8 marzo: non condivido affatto l'uscire a festeggiare dietro ad uno spogliarellista! Se poi è una scusa per uscire e stare insieme è un'altra cosa, ma per fare questo non dobbiamo aspettare l'8 marzo.
Nessun augurio, dalle mie parti; sanno che non li voglio, perchè non considero l'ottomarzo una ricorrenza particolare.
Uno dei miei Doc, il preferito, quello con cui lavoro meglio e di più, quando gli hanno chiesto se mi aveva fatto gli auguri, ha risposto "No. Non è diversa da me; e poi, Daisy è il mio commilitone."
Eccola, la "mia" parità :)
@ Marzia: brava, non bisogna aspettare l'8 marzo. era proprio a questo pensiero che mi riferivo, citando sex and the city. uscire, divertirsi, essere amiche e complici SEMPRE!
@ Daisy: ebbravo il boss! Ma cosa fai? La dottoressa o l'infermiera?
Nè l'una nè l'altra! Sono assistente di direzione di un reparto. Che in soldoni sta a significare: lavoro spalla-a-spalla col primario [in realtà con 3], tante beghe amministrative, qualche viaggetto e tanto lavoro di ricerca.
Apppperò! Complimenti!
...ovviamente precariSSSSSima :D
Però finché dura...mi piace!
Dovremmo esser semplicemente uguali senza star qua a scrivere delle differenze...
Alle mie donne ho regalato una rosa, e cucinato le lasagne...
@ Mark: hai ragione, non dovrebbe essercene bisogno. Ma oggi più che mai le donne devono iniziare a farsi sentire sul serio, a distinguersi dalla cacca che c'è in giro.
Ciao, sentirsi chiamare coraggiosa....io mi sono laureata a 40 anni con marito e due figli al seguito! Per me è stato la fine di un percorso, una battaglia vinta! Però hai ragione tu....un dolcetto da dare alle amiche spontaneamente ha tutto un altro sapore....
Dai, ci sono ancora donne così...!
ff
@ FF: mia zia si è laureata ieri alla bellissima età di 56 anni, dopo una carriera e una famiglia memorabili. come dici tu è la conclusione di un percorso e se vuoi, una rivincita su tutte quelle persone che non credevano potesse farcela. tiè.
per fortuna sì, ci sono ancora donne così.
grazie per essere passata!
riflessioni troppo giuste, da mettere in pratica anche.
un abbraccio e buona domenica
dovrebbero... le donne sono quasi sempre le peggiori nemiche delle donne
@ navi: già! Purtroppo è così!
Ma questo blog mi piace proprio... Ripasserò a questo civico :D
dai non è poi veramente così su. C'è anche la complicità femminile, non sempre, ma quando c'è....si salvi chi può. (soprattutto tra un po mamme e un po porche;)
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